io ho paura del buio.
ieri sera c’è stato un black-out di circa tre quarti d’ora nel mio quartiere. a parte la sorpresa iniziale, ci siamo attrezzati facilmente con candele e pile a dinamo.
esco un secondo a vedere l’effetto che fa: la via completamente buia, qualcuno che urla “luceeee”, altri che si affacciano dalle finestre e si chiedono spiegazioni…
gente che dovrà abituarsi al buio, come tutti cioè: dovremo abituarci al buio energetico, che scopriremo fra non troppi anni.
dite che sono catastrofista: no, solo realista, rispondo io.
Dopotutto i segnali sono chiari. non lo dico solo io, se volete maggiori informazioni leggete aspoitalia.net. il picco di hubbert è raggiunto: abbiamo ancora a disposizione meno di 30 anni di petrolio “comodo”, altrettanti circa di gas e una cinquantina di anni di uranio (anche il nucleare ha bisogno di combustibile…).
ora vedete un po’ se le cose quadrano: il petrolio due anni fa costava 30 dollari al barile, oggi 75, e posso scommettere che nel 2007 arriveremo a 100.
Le grandi riserve “comode” di petrolio si trovano in Iraq e Iran. Sull’Afghanistan è prevista la costruzione di un metanodotto per portare gas verso l’europa, cosa che i Talebani non permettevano. Il suddetto metanodotto dovrebbe passare poi per le regioni caucasiche di Cecenia, Ossezia ecc.
questi nomi di paesi non vi dicono niente?
ora la guerra Israele-Libano è centrale: il casus belli sarebbe il rapimento di tre militari israeliani da parte del gruppo libanese Hezbollah, e di qui il diritto di Israele all’autodifesa riconosciuto dalle Nazioni Unite. Le quali hanno hanno timore di mettere parola, perchè credono che dietro agli Hezbollah ci sia lo zampino della Siria, potente “centro di accumulazione” di forze arabe, di conseguenza appoggiato dal presunto atomico Iran.
Quindi la paura di una guerra che coinvolga tutte queste parti è forte.
Invece io credo che questa futuribile guerra sia pensata e voluta dagli Stati Uniti d’America.
Gli Usa hanno sempre aiutato Israele, ma stavolta la stanno usando come chiave per destabilizzare la regione. È chiaro, secondo me, l’intento: si sta diffondendo la paura della guerra proprio per cominciarla. la paura della bomba nucleare. la paura dell’integralismo islamico. la paura del terrorismo.
il mercato americano, i consumatori americani, hanno paura. e chiedono protezione. Bush, da buon padre di famiglia, non può negare questa protezione.
il mercato americano vuole mantenere il suo tenore: nessuno vuole privarsi del suv che fa 5Km con un litro di benzina, dell’asciugapanni da 3Kwatt per avere le mutande asciutte subito anche d’estate, del condizionatore d’aria.
ma mica solo il mercato americano: noi europei, italiani, siamo disposti alle rinunce? (domanda retorica – risposta: no)
il mercato sarà contento solo se saranno garantiti i consumi energetici, e le fonti energetiche disponibili adesso sapete già dove stanno.
la paura di perdere i diritti di consumo acquisiti dà sostegno a queste manovre economiche-politiche-strategiche-guerresche.
io ho paura del buio, non solo perchè porterà alla guerra, ma perchè la guerra non servirà nè basterà , e alla fine il petrolio finirà lo stesso.
buone candele a tutti