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il clèb!

stanotte ho fatto un simpatico sogno:
ero stato invitato in un circolo esclusivo, tipo “club dei ricconi-massoni”. all’inizio entravo per caso, ma scoprivo di essere proprio invitato e di avere tavolo riservato e tutto. dicono che sono molto contenti di avermi tra loro, e che pian piano avrei conosciuto le persone che mi avevano introdotto al circolo.
insomma mi ritrovo circondato da gente in giacca e cravatta “regimental” e mi accorgo che io sono l’unico in polo a righe. tipo come al lavoro, vero, dove tutti vanno in vestito e io no.
poi, nel sogno, mi tocca telefonare a mamma e dirle che il pranzo che mi aveva preparato oramai salta, visto che ci stanno portando i piatti. robe mollicce servite da camerieri in frac. compare nel sogno anche mia moglie, seduta vicino a me, e poi i miei genitori.
siamo seduti in un tavolo lunghissimo e a fianco a noi ci sono Roberto Benigni e Nicoletta Braschi, che ridono e scherzano. Chiedo a Nicoletta come chiama il marito nell’intimità, e lei mi risponde una roba tipo “bentipognicco” che non so ripetere o riscrivere adesso. nel sogno faceva ridere.
Arriva il momento dei regali ai nuovi iscritti, che poi sono io: mi portano un sacco di roba, un quadro, un candelabro e altre robe pacchianissime. mamma ride un sacco, e io le dico di non spanciarsi troppo per non fare brutta figura. poi andiamo in terrazza per il brindisi e comincia il giro di presentazioni. tra marchesi e contesse, arrivo di fronte a una vetrina. dietro a questa, da un gigante uovo decorato da diamanti e smalti colorati, tipo quelli degli zar, parte una musichina da un carillon ed esce un bambino (dall’uovo!!!), sui 6 anni, vestito come un principe, con uno scettro in mano, e benedice la folla acclamante… poi un altro corteo sta portando in processione una bambina più grande, anche lei vestita come una principessa, che mi ordina di inchinarmi davanti a lei. il mio inchino non le piace, mi dice “devi fare la riverenza, e l’inchino deve essere un’umiliazione”. provo la mia migliore faccia da umiliato e pare funzionare.
dopo qualche vecchio mi dice che sono proprio i due bambini ad avermi invitato ad entrare al circolo. simpaticoni…
poi mi sono svegliato, e ho pensato: “non vorrei mai far parte di un club che accetta tra i suoi soci uno come me…” (Woody Allen)